È finalmente ricominciata la stagione dei matrimoni e quest'anno, sia noi che i nostri sposi, l'abbiamo attesa come non mai!
Aprono le danze Angela e Pasquale, che hanno deciso di organizzare un matrimonio in un castello non lontano da Roma, in particolare a Vicovaro, nel Castello Cenci Bolognetti. Un posto intriso di storia, costruito nel XIII secolo per poi essere ampliato e rinnovato nel '700: la commistione di stili e generi è oggi visibile sia nella struttura che negli interni, soprattutto in alcune sale completamente affrescate.
Il motivo principale per cui hanno scelto di sposarsi in un castello è la loro smisurata passione per la saga di Harry Potter, che è diventata ovviamente il tema portante dell'intero evento.
Le atmosfere delle ampie sale, con gli stretti ma potenti fasci di luce che si fanno largo dalle anguste finestre, i passaggi tortuosi e infine i dintorni boscosi, non possono che richiamare alla mente alcuni scorci dell'immaginario di Hogwarts. Chiude il cerchio un elegante allestimento e la chicca del tableau plan con i tavoli chiamati come alcuni capitoli della saga.
Il nome del tavolo degli sposi non può che essere Il voto infrangibile: per i pochi che non lo conoscessero, si tratta di un incantesimo che rende infrangibile una promessa che un mago fa a un altro, stringendosi le mani destre, in presenza di un testimone che evoca l'incantesimo. È o non è geniale?
A proposito di voto infrangibile, Angela e Pasquale ci tenevano a celebrare una cerimonia religiosa e hanno quindi scelto la Chiesa di San Pietro Apostolo, adiacente al Castello Cenci Bolognetti.
Il 2020 è stato un anno piuttosto travagliato per quanto riguarda i matrimoni, lo sapete tutti. Tuttavia tra rinvii, cancellazioni (soprattutto da parte di stranieri), insicurezze, riorganizzazioni, c'è stato qualcuno che non si è arreso e non ha voluto rinunciare al proprio matrimonio. E, a dirla tutta, nessuno di loro si è pentito della scelta, almeno tra i "nostri" sposi.
Tra gli sposi coraggiosi i primi sono stati Serena e Leonardo, una coppia splendidamente assortita e dalle idee molto chiare. Lei è un'archeologa, lui un ingegnere, entrambi con tante passioni in comune. La data che avevano scelto per sposarsi era il 30 Maggio ma hanno poi deciso di spostare il matrimonio tre mesi esatti dopo quella data, il 30 Agosto.
Con il senno di poi, hanno preso la decisione giusta, sebbene sia stata inizialmente un po' sofferta a causa di alcune inevitabili rinunce. Il 30 agosto a Roma una pioggia mattiniera ha contribuito a rinfrescare una giornata di fine estate, per poi farsi dimenticare lasciandoci un cielo sereno, un tramonto memorabile e una serata con una splendida luna. Nell'arco di questo giorno un po' atipico per tutti, non sono mancate le emozioni: quelle così forti che è impossibile trattenerle e che sgorgano in forma di lacrime e quelle dolci, sussurrate con sguardi, carezze e abbracci delicati.
La storia di Nima e Natasha è una di quelle che supera ogni tipo di barriera culturale e linguistica. Nima è di origini persiane, mentre Natasha è inglese; ed è proprio nel Regno Unito che le loro vite si sono intrecciate per non separarsi più.
Gli sposi sotto il tradizionale Sofreh-ye Aghd
Durante il nostro primo incontro chiediamo sempre ai futuri sposi di descriverci il loro matrimonio. L'aggettivo che più spesso viene utilizzato è "semplice". Secondo me in questi casi la coppia, rispetto a ogni altro aspetto, dà molta più importanza alla celebrazione dell'evento in sé. Anche se gli allestimenti, la cucina, i festeggiamenti, verranno organizzati con qualità e a regola d'arte, agli occhi degli sposi risultano "semplici" solo per il fatto che rappresentano la cornice del matrimonio, mentre la parte che davvero conta è un'altra, quella spirituale.
Il matrimonio di Simona e Andrea non fa eccezione: è stato un matrimonio "semplice" e intenso. Avendo la possibilità di celebrare il rito civile in location, hanno scelto di prepararsi in due camere de La Torretta, una curatissima location per matrimoni immersa nel verde alle porte di Roma.
Volendo mantenere sobria la sezione Gallery del sito e allo stesso tempo non perdere l'opportunità di mostrare altri miei lavori, ho deciso di pubblicare alcuni servizi fotografici matrimoniali qui sul blog. Mi affascina però l'idea di darvi una narrazione di tipo diverso da quella della Gallery: non un racconto completo di circa 100 fotografie, ma una sorta di highlights: il giorno del matrimonio raccontato in sole 20 fotografie, non una di più, non una di meno. Sarà una buona idea? Chissà, io intanto mi ci diverto, che è la cosa più bella del mio lavoro!
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