10 chiese per matrimoni a Roma
Le chiese più belle di Roma per matrimoni secondo IstantiSenzaTempo
Dopo avervi dato una serie di consigli sul matrimonio civile all'aperto a Roma, non potevo esimermi dal presentarvi 10 chiese per matrimoni a Roma per il vostro matrimonio religioso. I cattolici praticanti e i cristiani in generale, qui a Roma hanno davvero una vastissima scelta: le chiese di Roma sono infatti circa 900 ma, nonostante questo numero enorme, sono quasi sempre le stesse a essere prese di mira dai futuri sposi.
Nell'elenco delle 10 chiese per matrimoni a Roma che troverete di seguito, ho inserito non solo quelle più rinomate: ne sono presenti infatti alcune meno conosciute ma ugualmente splendide e particolarmente adatte per matrimoni — soprattutto dal mio punto di vista!

La Basilica di San Pietro è fin troppo imponente per un matrimonio, con la sua superficie di 23.000 mq!
Una premessa è doverosa, prima dell'elenco delle 10 chiese per matrimoni a Roma: se siete romani e frequentatori di una parrocchia, vi consiglio vivamente di celebrare il vostro matrimonio in quella particolare chiesa. I ricordi e le emozioni a essa legati sono più importanti di qualsiasi stile architettonico o bellezza di altre chiese romane: un matrimonio celebrato in luoghi familiari, attorniati da persone che frequentate in ambito religioso, sarà sicuramente più emozionante di un luogo, magari più bello, ma meno legato alla vostra storia.
Basilica Santi Giovanni e Paolo
Questa chiesa, conosciuta anche come Chiesa dei Lampadari, è una delle più richieste a Roma, proprio per la sua peculiarità di avere una serie di lampadari a illuminarne gli interni. Si trova in zona centrale, sul colle del Celio.

L'interno della Chiesa dei Lampadari, dove questi ultimi spiccano nella navata centrale
Mentre all'esterno si presenta con una facciata molto semplice, di origine paleocristiana (sebbene rimaneggiata nei secoli), con un largo portico a fare da ingresso, all'interno risulta invece opulenta nel suo stile barocco, al punto di contenere anche dei lampadari!
La parte interna è divisa in tre navate e, se voi spose vi immaginate un ingresso regale, è proprio quello che affronterete in questo caso: la navata centrale è infatti lunga oltre 44 metri, quindi ne avrete di strada da percorrere, con il cuore in gola, per raggiungere il vostro amato sposo!
Basilica di Santa Prassede
La Basilica di Santa Prassede ha anch'essa origini antiche come la Chiesa dei Lampadari e come quest'ultima è stata rinnovata nel passare dei secoli. Oggi il suo interno si presenta addirittura come una chiesa bizantina, con dei meravigliosi mosaici nell'abside che spiccano anche a distanza.
Oltre ai mosaici, sono da segnalare i numerosi affreschi che ne colorano l'interno molto luminoso.

L'interno della Basilica di Santa Prassede, con il mosaico in fondo
La facciata, molto semplice se non per un pesante elemento che sovrasta il portone, purtroppo non è visibile dalla strada, perché dà in un cortile circondato da alcune abitazioni. Oggi c'è un piccolo ingresso laterale che viene utilizzato per accedere all'interno (cosa di cui tenere conto per l'ingresso della sposa).
La Basilica di Santa Prassede ha tre navate, le due laterali sono divise da quella centrale da un colonnato. Si tratta comunque di una chiesa molto spaziosa, in grado di contenere un gran numero di fedeli.
Ultima informazione importante: la basilica si trova nel centralissimo Rione Monti.

Il dettaglio del mosaico e della facciata
Basilica dei SS. Cosma e Damiano
La Basilica dei SS. Cosma e Damiano è una chiesa molto poco conosciuta, sebbene si trovi su via dei Fori Imperiali, leggermente defilata quasi a volersi nascondersi dalla massa di turisti che affolano la zona. È anch'essa molto antica e non l'ho riportata per caso proprio di seguito alla Basilica di Santa Prassede: nell'abside è infatti presente anche qui uno splendido mosaico che, con i suoi colori su un fondo blu brillante, esalta il presbiterio.

L'interno della Basilica dei SS. Cosma e Damiano, con il mosaico in fondo
Ma non è tutto: se l'ingresso in realtà non è molto bello e anzi si confonde con gli edifici adiacenti, subito dopo troviamo un ampio chiostro in cui è piacevolissimo fermarsi intrattenendosi con i propri ospiti. È curato, ci sono piante e anche diversi affreschi originali. Da questo chiostro si può accedere nella Basilica.
Il vero spettacolo è all'interno: un'ampia finestra opposta al presbiterio permette a una splendida luce di incorniciare gli sposi, posizionati ovviamente davanti all'altare, creando un'atmosfera unica e romantica. Guardate le fotografie del matrimonio di Vanessa e Nick: la luce in chiesa ha davvero fatto la differenza!
Una nota a margine: all'interno è possibile guardare parte del tempio romano originario, sul quale è stata poi edificata la Basilica, e in una stanza attigua è possibile ammirare uno splendido presepe napoletano risalente al XVIII secolo.
Basilica di Santa Maria sopra Minerva
Questa Basilica, risalente al XIII secolo, è di costruzione più recente rispetto alle precedenti. Ed è un rarissimo caso di architettura gotica a Roma: chi ama le alte navate nello stile della Cattedrale di Notre-Dame, ne rimarrà sicuramente affascinato!
Come in tutte le chiese gotiche, la spinta verso l'alto della struttura è di grande impatto e chi vi entra ne rimane stupito poiché la facciata ha tutto un altro stile, prevalentemente romanico.

L'interno della Basilica di Santa Maria sopra Minerva
Anche in questo caso abbiamo tre navate, separate però da un colonnato possente rivestito in marmo chiaro, che richiama il colore blu dello sfondo del soffitto. Importante l'altare, che non può sfigurare al confronto con l'architettura: è di colore oro e su di esso giace il sepolcro di Santa Caterina da Siena.
Dell'ampio abside si notano le alte vetrate, di sicuro impatto anche perché, come per tutte le chiese gotiche, l'ambiente è un po' buio. Questo non deve farvi paura, perché la luce presente è comunque più che sufficiente per un servizio fotografico e anzi contribuisce a creare un'atmosfera molto suggestiva.
Mausoleo di Santa Costanza
Come dice il suo nome, la costruzione ebbe origine come un mausoleo per poi essere convertita in chiesa. Non nascondo che è una delle chiese che preferisco qui a Roma: antica, semplice, spoglia e allo stesso tempo atipica. Essendo un mausoleo, la sua pianta è infatti circolare.

L'interno del Mausoleo di Santa Costanza
Immaginate di essere seduti su quelle panche, in una costruzione risalente al IV secolo, testimone di quasi 2000 anni di Storia.
Immaginate di essere attorniati dalle persone a voi care nel vero senso della parola: a differenza delle chiese tradizionali, saranno tutti intorno a voi a testimoniare la vostra unione di fronte a Dio.
Immaginate di alzare lo sguardo verso la luce proveniente dalla cupola e di soffermrvi incantati ad ammirarne gli affreschi.
Devo ammettere che l'unica fonte di luce proveniente dall'alto non è proprio il massimo dal punto di vista della fotografia, ma rinuncio volentieri a una luce perfetta per un ambiente così suggestivo.
Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio
Anche in questo caso abbiamo una chiesa paleocristiana, anche in questo caso una chiesa a pianta circolare. A differenza del Mausoleo di Santa Costanza, questa costruzione nasce proprio come Basilica: ecco perché le dimensioni sono maggiori rispetto a quelle del mausoleo.

L'interno del Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio
Abbiamo quindi una costruzione più imponente, meno raccolta, dove c'è spazio addirittura per una cappella laterale. I fedeli hanno ampio spazio per sedersi, organizzati come per una cerimonia in una struttura più tradizionale.
Nonostante le dimensioni maggiori rispetto al caso precedente, la pianta circolare ha sempre il suo fascino, anche perché atipica rispetto a quelle tradizionali.
All'uscita, un ampio cortile vi permetterà di realizzare fotografie d'impatto e di intrattenervi con i vostri ospiti.
Basilica di Santa Cecilia in Trastevere
Un'altra basilica importante di Roma, situata questa volta nel rione Trastevere.
La struttura ha origine nel V secolo, ma è evidente che sia stata rimaneggiata nel corso del tempo: gran parte di ciò che vediamo oggi risale infatti al XVI-XVII secolo ed è in stile barocco, decisamente differente da quello romanico.

L'esterno della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere
Non per questo la basilica ha perso il suo fascino: la sua navata centrale, molto ampia rispetto a quelle laterali, dà ampio respiro a tutta la struttura. Gli affreschi, presenti dietro l'altare e sul soffitto, anche se in stile differente sono di una bellezza sconcertante. Le geometrie e la separazione degli spazi contribuiscono a gestire l'opulenza dei dettagli barocchi.
Ma quello che davvero adoro di questa chiesa è la luce: le finestre, poste in alto su entrambi i lati della navata centrale, si riflette nelle "anse" che le racchiudono e si diffonde nella navata con una morbidezza unica. Raramente ho trovato una luce così bella — dal punto di vista della fotografia, ovviamente — in una chiesa.

L'interno della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere
All'esterno un ampio slargo e un piccolo giardino curato completano il quadro di una basilica davvero affascinante.
Basilica di Santa Maria in Aracoeli
Come per molte altre Chiese per matrimoni a Roma che abbiamo visto finora, anche la Basilica di Santa Maria in Aracoeli è stata edificata su un luogo di culto romano pre-esistente, questa volta sul colle del Campidoglio, quindi in posizione centralissima.
La Basilica si trova in posizione elevata ed è raggiungibile grazie a una lunga scala composta da ben 125 gradini. Se l'impatto visivo è certamente notevole, voi spose non sottovalutatela: tenete presente che dovrete salirli con l'abito da sposa e probabilmente scarpe con il tacco non sempre comodissime!.
Mentre la facciata esterna è molto semplice e richiama lo stile romanico, l'interno della Basilica di Santa Maria in Aracoeli si presenta in stile barocco con alcui elementi gotici. Le sue dimensioni sono veramente imponenti, con una navata centrale lunga ben 44 metri, sovrastata da un soffitto in legno a cassettoni finemente lavorato. Le navate laterali sono anch'esse ricchissime, presentando ben 18 cappelle, 9 per lato, piene di affreschi, pale e statue di pregevole fattura.
Per finire, alcuni elementi sono simili ad altre basiliche che abbiamo visto in precedenza: anche qui sono presenti dei lampadari come la Basilica Santi Giovanni e Paolo (che però mantiene il "titolo" di Chiesa dei Lampadari) e una splendida illuminazione come quella della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, grazie a delle ampie finestre che danno nella navata centrale.

La navata centrale della Basilica di Santa Maria in Aracoeli
L'altare non poteva essere da meno rispetto al resto: è imponente, incorniciato da ben 15 lampadari e due imponenti statue, mentre dal fondo dell'abside emergono le canne di uno dei due organi presenti.
Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza
Situata nel Rione Sant'Eustachio, la Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza è stata progettata da Francesco Borromini, ovviamente in stile barocco, e realizzata a partire dal 1642.
Di questa chiesa colpiscono proprio gli elementi architetturali: innanzitutto l'esterno è davvero splendido poiché dà all'interno di un cortile la cui vista d'insieme è spettacolare; l'interno è decisamente atipico con la sua caratteristica cupola centrale e la pianta che alterna spigoli a elementi tondeggianti.

Il cortile da cui si accede alla Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza
Sempre relativamente all'interno, il colore predominante è il bianco. Sono presenti alcuni affreschi, ma ciò che spicca di più è il caratteristico color oro dei dettagli, tipicamente utilizzato nelle chiese, soprattutto in quelle barocche romane.
Chiesa di Dio Padre Misericordioso
Chiudo questo articolo sulle 10 chiese per matrimoni a Roma con una costruzione contemporanea, opera del celeberrimo architetto Richard Meier: la Chiesa di Dio Padre Misericordioso, più conosciuta come Chiesa del Giubileo o Dives in misericordia.
Costruita dal 1998 al 2003 in zona Tor Tre Teste, ha una forma unica e per gli amanti dell'architettura contemporanea può essere una scelta alternativa come chiesa per il matrimonio a Roma.
Tralasciando i dettagli tecnici (che peraltro sono davvero interessanti e vi invito ad approfondirli, se siete interessati, qui e qui) con cui è stata realizzata, guardiamola con l'occhio di una persona semplice.
L'esterno si mostra come una struttura dall'aspetto leggiadro di colore bianco con elementi in cemento alternati a elementi in vetro: tre vele, che rappresentano la trinità, quasi come se fossero gonfiate dal vento della fede, sembrano muovere l'intera chiesa, una sorta di caravella che contiene i fedeli al suo interno.

Esterno della chiesa Dives in misericordia
L'interno, dal punto di vista fotografico, è una meraviglia per gli occhi: la luce, che filtra dalle vetrate totalmente trasparenti, non viene modificata nel colore, si riflette sulle pareti bianche ed esalta le forme dell'altare. Quasi si viene accecati da tanta luminosità! Ma attenzione: non bisogna commettere l'errore di pensare che questa luce così presente appiattisca l'interno. Al contrario, infonde dinamismo alla struttura, che resta una delle più belle da fotografare qui a Roma.

Interno della chiesa Dives in misericordia
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