Foto di matrimonio originali: l'importanza della post-produzione
8 esempi di personalizzazione
Il lavoro del fotografo raramente termina il giorno in cui scatta le fotografie.
Se, ai tempi delle pellicole, era indispensabile la fase dello sviluppo a partire dalla pellicola, seguita dalla fase di stampa, oggi quelle fasi della lavorazione sono state sostituite dalla post-produzione (o editing) in digitale, avendo già a disposizione un prodotto finito visibile su uno schermo.

Ecco un'anteprima di quello che vedremo nell'articolo
Non tutti i fotografi matrimonialisti eseguono un lavoro di editing specifico sulle proprie fotografie perché, per velocizzarne la consegna, si affidano agli automatismi delle fotocamere o di alcuni software, un po' come funziona con i filtri di Instagram. In questo caso il risultato è sicuramente migliorabile, perché il fotografo non ha consapevolezza del modo in cui sta operando sui colori presenti nella fotografia: potrebbe anche essere fortunato in qualche caso ma riuscire a portare lo stesso mood, o un particolare mood, sull'intero servizio fotografico matrimoniale è un'altra storia.
Con le fotocamere professionali (ma anche con molte di quelle amatoriali), oltre che ottenere direttamente dei file JPG visualizzabili e stampabili, è possibile scattare in una modalità chiamata RAW (che in inglese significa grezzo): in questo caso la fotografia necessita di un passaggio attraverso un software per poter essere trasformata in JPG e diventare fruibile. Ed è proprio durante questo passaggio che è possibile caratterizzare profondamente una fotografia mediante la post-produzione.
Ecco i comandi di Adobe Lightroom CC 2019, il software che utilizzo abitualmente, che permettono di operare sull'aspetto generale della fotografia. Ci sono altri strumenti per operare più nel dettaglio, ma magari saranno oggetto di un altro articolo.

Il pannello verticale dei controlli di Lightroom, "spezzato" per ragioni di visualizzazione
Posto che, per avere un buon risultato finale, si deve partire da una buona fotografia, la post-produzione è uno strumento potentissimo che permette di rendere originali le fotografie di matrimonio. È possibile infatti dare le interpretazioni più diverse a una fotografia, influenzandone profondamente il risultato finale.
Ma basta con le parole, vediamo qualche esempio pratico! Ecco una fotografia, scattata in RAW, così come viene convertita dalla fotocamera:

La fotografia "sviluppata" dalla fotocamera
Era il tramonto, quindi la fotocamera ha interpretato correttamente i colori (per i più tecnici, il bilanciamento del bianco e la tinta). La luce naturale era strepitosa e la fotografia potrebbe già essere accettabile, ma se il fotografo volesse comunicare delle sensazioni differenti?
Sfogliate la presentazione qui sotto, per confrontare otto diversi esempi di post-produzione!
Lasciatela scorrere da sola o passate il mouse sulle immagini per fermarla.
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Tiriamo su i colori
Ecco per esempio una prima interpretazione in cui i colori sono più saturi, c'è più contrasto e tutto è più nitido e brillante. -
Rendiamola Vintage
Partendo dalla versione precedente, possiamo darle un aspetto più vintage rendendola più matte, ovvero tagliando sia i toni più chiari che quelli più scuri. -
Un mood totalmente differente
Estremizziamo la caratteristica matte, dando un aspetto ancora più vintage della precedente, e interveniamo sui colori, lasciando trasparire i toni caldi del legno e della pelle e sovrapponendo, in contrasto, un filtro blu, più freddo. Il risultato resta sempre molto piacevole e bilanciato, ma le sensazioni emanate da questa post-produzione sono molto differenti dalle precedenti. -
La mia scelta
Cambiamo totalmente genere per ottenere una fotografia con colori meno saturi e che, un po' più scura, focalizzi l'attenzione sul soggetto della foto, gli sposi. Questa è la post-produzione definitiva che ho scelto, coerente con tutti gli altri momenti del matrimonio. Per capire quello che intendo con "coerenza", date un'occhiata al servizio fotografico matrimoniale completo: Veronica e Patrizio -
Un bianco e nero molto contrastato
La stessa fotografia può essere post-prodotta in bianco e nero. Eccone una prima interpretazione, nitida, contrastata, dove spiccano la sposa e il suo vestito. -
Un bianco e nero Vintage
Ammorbidiamo i toni, rendiamola matte e, per darle un tocco vintage, aggiungiamo del rumore e diamo un tono più caldo ai neri. La fotografia adesso ha un sapore completamente diverso da prima. -
Dal Vintage al Seppia
Spingiamoci verso il seppia con toni ancora più gialli / marroni, dopo aver anche leggermente alzato le ombre per dare maggior evidenza ai dettagli. -
Un bianco e nero dai toni freddi
Cambiamo ancora tono, per un mood più freddo, quasi nordico, sovrapponendo dei colori che virano al viola: eccone un'ulteriore interpretazione del tutto differente!
E ora una visione d'insieme, con al centro la fotografia sviluppata dalla fotocamera:

Una vista d'insieme degli esempi visti finora
Da uno scatto, quindi, si possono ottenere risultati del tutto differenti. A me piace personalizzare ogni servizio fotografico matrimoniale perché per me ogni matrimonio è diverso: soprattutto lo sono le persone, gli sposi in primis, che mi comunicano sensazioni diverse. Ecco perché ogni galleria ha una post-produzione dedicata e originale rispetto alle altre.
Ciò che amo del mio lavoro è proprio questo: conoscere ogni "mia" coppia di sposi e interpretare in fotografia loro stessi in uno dei giorni più importanti della loro vita. Ogni volta è una sfida diversa, un piacere diverso, un'emozione diversa.
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